Detrazioni allarme e IVA agevolata al 10%: l’anno migliore per il tuo investimento
La Legge di Stabilità ha prorogato il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie (comprese le spese sostenute per la protezione e la sicurezza, quindi quelle relative all’installazione di un impianto d’allarme antintrusione e di videosorveglianza). Le spese sostenute fino al 31 dicembre sono detraibili nella misura del 50%.
Il bonus opera sotto forma di detrazione dell’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni (Casa Sicura) e delle parti comuni negli edifici residenziali (Condominio Sicuro). La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
In base alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate con le detrazioni fiscali 2018 sono agevolabili le spese:
- Sulle singole unità abitative: allarme e sistema antifurto;
- Sulle parti condominiali: allarme (riparazione senza innovazioni dell’impianto o riparazione con sostituzione di alcuni elementi).
Chi può usufruire delle Detrazioni allarme ?
Tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF. In particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.
Quali spese si possono detrarre?
- Spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse;
- Spese per l’acquisto dei materiali;
- Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
Come ottenere le detrazioni?
- Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale nella modalità “parlante” indicando causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
- Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile
- Conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori.
Si ricorda, infine, che sui lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata (Casa e Condominio) è previsto l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.
Il Bonus videosorveglianza ossia un credito d’imposta per le famiglie che nelle proprie abitazioni istallano telecamere o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza
Tale bonus contenuto nel “pacchetto sicurezza” da 2,6 milioni di euro consiste nel riconoscimento alle sole persone fisiche per cui non imprese, società, artigiani o commercianti, di un credito d’imposta con un limite massimo di 15 milioni di euro, pertanto fino ad esaurimento risorse, per le spese effettuate dai cittadini per acquistare sistemi di videosorveglianza digitale e per stipulare contratti per la sorveglianza da parte di agenzie di vigilanza per la prevenzione contro possibili atti criminosi.
Pertanto le famiglie che desiderano installare videocamere di sicurezza possono accedere solo alla detrazione fiscale del 50% con il bonus ristrutturazioni edili, ossia, la detrazione che spetta anche per le spese sostenute dal contribuente per aumentare la protezione e la sicurezza della propria abitazione attraverso l’istallazione di un impianto di allarme antintrusione e di videosorveglianza.
Invece,per i cittadini privati senza partita IVA, che intendono istallare impianti di videosorveglianzxa o stipulare contratti con agenzie di vigilanza, spetta anche il bonus videosorveglianza, ossia, un credito di imposta a favore di chi sostiene questa tipologia di spesa.
A chi spetta il bonus sicurezza ?
Il bonus videosorveglianza previsto dal pacchetto sicurezza e cultura Legge di Stabilità spetta solo ai cittadini privati non titolari di Partita IVA, per cui solo alle famiglie.
A tale proposito si legge nell’emendamento, che il credito d’imposta vale solo per «persone fisiche non nell'esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa», per cui ne sono esclusi i commercianti, gli artigiani, società ed imprese anche individuali.
Bonus videosoveglianza quanto spetta?
Dal momento che questa misura è stata da poco proposta dal Governo, mancano ancora molti dettagli come ad esempio sapere il limite di spesa per l'installazione di telecamere digitali e dei contratti per le agenzie di vigilantes, l'importo massimo di spesa che spetta alle famiglie con il credito d'imposta, le modalità per fruire il bonus, le spese ammesse quindi se rientrano nel beneficio i costi per il sopralluogo, il progetto, l'installazione delle videocamere di sicurezza, il rilascio della certificazione e conformità alla legge sulla privacy, la documentazione per accedere all'agevolazione, e tutto ciò che deve contenere il contratto da stipulare con l'agenzia di vigilanza, nel caso in cui il cittadino decida di affidare la sua sicurezza ad un'agenzia specializzata